Capitolo Autismo e Mente
Capitolo: Autismo
e mente
Prefazione
Io persona
autistica ad alto funzionamento con capacità di autoanalisi intendo spiegare
tutti i meccanismi della mente autistica la prigione che crea il disturbo
pervasivo dello sviluppo .
Scrivo l’introduzione
del capitolo ; Il mio scopo è unicamente quello di aiutare gli autistici
spiegando ai tecnici come non si distorce una realtà da una costruita dalla
natura cioè la mente umana predisposta in altro modo.
la mente verrà spiegata minuziosamente
in tutta la sua complessità. Io spiego la parte della mente che immagazzina i
dati nella memoria , in autismo i dati sono gestiti in modo automatico
Il
meccanismo e il seguente: il sensore della memoria si attiva in automatico
perché è la mente che raccoglie tutto, dando stimoli in continuazione non c’è
un fermo, l’autistico non riesce ha fermare questo getto continuo, il lavoro
della memoria dati è quello di essere attivo,quando lo stimolo sollecita l’
informazione la persona in quel momento e passiva.
Dico che la mente ha un
collegamento con l’inconscio dove ci sono i travagli di vita, sono le
componenti che insieme non permettono di vivere una vita normale. Spiego i
meccanismi della mente oggi l’ aspetto della memoria temporale: il cervello è
dotato anche di memoria temporale , in autismo serve quando la memoria dati non
riceve gli imput , Io spieghero’ la memoria autistica ;
la memoria
in autismo presenta varie porte di entrata per indicare un funzionamento
indipendente dalla elaborazione, la memoria non memorizza il presente quando:
il momento e lungo , l’imput si perde può riaffiorare quando c’è un istante di
elaborazione. La memoria autistica incide in parte quando una risposta è
sintomo di deficit cognitivo.
Come un autistico recepisce un pensiero: il
pensiero
nasce
frammentato e prende una forma quando l’apertura lo permette, dico
che i
pensieri bisogna imparare ha distinguerli , io lo faccio quando sono riuscito
ha fermarli, come distinguo i pensieri ascolto la mia intelligenza valuto se è
la confusione autistica o il pensiero libero.
Spiego come il pensiero prende
forma: Inizio col dire che ho impiegato almeno 10 anni per capire come dovevo
fare per fermare il mio pensiero, oggi ho capito il meccanismo: parole frasi
scorci suoni elaborazione tutto difficile da mettere insieme, ma arrivò il
momento dove c’è
la tregua è
li sono riuscito ha trovare il modo di distinguere il pensiero.
Io parlerò di come un pensiero diventa nevrosi ossessiva in autismo, spiego la nevrosi
causata dal pensiero: il pensiero nasce fulmineo non si ferma, ma crea
Una nevrosi
che la mente richiama continuamente.
Io dico che
le frasi del tipo non capisce non si ricorda non sono adatte in autismo
Anzi sono
una fonte di nevrosi perché l’autistico e intelligente.
Spiegherò
come si blocca il pensiero in autismo, io spiego il pensiero bloccato: il
pensiero si blocca nella memoria temporale ;il pensiero bloccato nella memoria
temporale è quello che può essere ricordato perché elaborato.
Io dico il
pensiero
Rimane nella
memoria temporale per sempre, la memoria temporale è l’anima
Della
mente.Io parlerò della mente chiusa senza spiraglio facendo esempi di persone
io faccio un esempio: …………..ha una mente di tipo strumentale, lui e come in una
giostra il movimento mentale strumentale indica un automatismo che la mente
mette in atto senza dare tregua perché
raggiunge un piacere nel crearlo.
Io faccio un
esempio di una mente pseudolabirintica meccanica gestuale parlo
di……………..il
meccanismo è frequente in autismo e una mente che sfalsa
con rapidità
meccanica portando la gestualità creata per depistare ogni forma
di pensiero.
Io parlerò della mente inglobata nel turbine autistico, la mente inglobata
sottopone il cervello hai turbinii che creano molti dei comportamenti
problema in
autismo. Io spiego i turbinii della mente che creano alcuni comportamenti
problema: il turbinio è un vortice che fa ripetere le stesse
azioni
all’infinito creando ansia aggressività se non si esaurisce la richiesta.
Io dico che
tratterò i punti oscuri tra mente e inconscio, la mente è sempre una fonte che
attinge i travagli che si trasformano in punti oscuri, spiego come la mente
Crea i punti
oscuri un esempio può essere: un rimprovero crea una frustrazione
In autismo
si trasforma in un silente imput di difesa, ogni qualvolta si sente il
rimprovero una elaborazione che non è avvenuta.il punto oscuro in assoluto
È il tempo
fisico ore, minuti, secondi, in autismo il tempo è scandito dall’equilibrio
biologico. Un altro punto oscuro è il senso dell’esistere; in autismo il senso
di esistere è confinato in una chiusura che è impenetrabile se non c’è un
risveglio interiore.
Un altro punto oscuro per la mente autistica è quello di
imprigionare
e
strumentalizzare tutto in ogni momento.
Io spiego come la mente può non recepire
un cambiamento: la mente ha una sua autonomia in certi casi non è possibile
neppure far filtrare la piu’ piccola informazione al cambiamento restituisce il
martellio, la mente non consente il cambiamento dai suoi schemi, dettati da un
disagio psitico creato dall’inconscio che rivoluziona tutto ogni volta che si
libera dei suoi travagli.
Io spiegherò le varie menti, matematiche,
filosofiche, psicoterapeutiche, musicali, artistiche, Spiego la mente
matematica. La mente matematica è dotata di un ragionamento esclusivo per i
numeri.
Spiego la mente matematica : il meccanismo di quella mente è nomenista
per eccellenza poiché i numeri sono un calcolo tratto dalle parole, ogni
lettera dell’alfabeto ha un numero la logica parte da li, la mente matematica
vera è una caratteristica del vero autistico.
Io spiego la
mente psicoterapeuta autistica : il sistema usato da questa mente è una
conoscenza del sistema psicologico umano ,fatto di emozioni , sensazioni, gesti
facciali, labbiali, espressioni dialettiche vocabolario usato per esprimersi.
La mente
Psicoterapeuta
è un dono per pochi autistici solo chi apre il confine detto detto anche off
limits (cosa proibita)
Spiego la mente psicoterapeuta
autistica: Il sistema usato da questa mente è una conoscenza del sistema
psicologico
Umano, fatto
di emozioni sensazioni gesti facciali labiali espressioni dialettiche
vocabolario
usato per esprimersi.
Parlo della
mente filosofica: La mente filosofica è predisposta alla ricerca di materie
scientifiche per il suo screening centellinato nel sapere carpire tutti i piu’
piccoli dettagli, la mente filosofica mi appartiene ; Io sono riuscito ha
superare
Il famoso
off limits per una mente come la mia era necessario farlo.
Io spiego la mente
artistica : una mente cosi’ ha strutture grafiche , colori disegna tutto ciò
Che vede
avendo una memoria fotografica che rileva le strutture fisiche di tutto
Io dico che
la mente in autismo gioca il ruolo principale che copre l’ insieme del disturbo
pervasivo dello sviluppo.
Io parlo della mente musicale ; la mente musicale ha
una struttura in grado di comporre musica spiegherò come. La mente musicale
trova il suo inizio nell’orecchio assoluto per una elaborazione totale del
suono.
Io spiego la
mente musicale : il sistema di quella mente è un sistema che conosce tutti i
suoni della natura nella sua vera armonia, orecchio che trasmette alla
perfezione il suono , mente che compone armonia sentita.
Io spiegherò la
strategia per educare la mente autistica,spiego una strategia mentale esempio:
iniziativa
Istintuale
atta a generare un meccanismo inglobato per vedere la reazione, produce
benessere momentaneo la risposta educativa deve neutralizzare l’impulso
istintuale.
Io spiego
un’altra strategia per educare la mente esempio: paranoia con stereotipia
risposta educativa; eliminare eccesso di stimoli perché la mente confusa da
troppo
imprigiona
senza elaborazione.
Le strategie mentali educative servono come supporto
all’analisi delle reazioni autistiche, molti gli esempi che scriverò tutti
quelli
Che servono
in una osservazione di autismo; faccio un esempio: stereotipia continuata dal
martellamento creato da imput non chiari, il bisogno che risolve, fermare il
meccanismo che ha attivato la stereotipia. Io ti dico che le strategie mentali
educative servono come supporto all’analisi delle reazioni autistiche
Molti gli
esempi che scriverò in una osservazione di autismo.
Faccio un esempio
Area
emozionale esempio: percepisce un emozione afettiva che crea paura di sentire
ciò che non conosce , in quel momento la
mente può attivare meccanismi vari , isteria epilesssia black out il bisogno è
curare le proposte emozionali con un lavoro fatto di certezze misurate e
continuate. Io dico che per ottenere una educazione mentale autistica serve un
ordine fatto di sequenze studiate con un criterio di osservazioni che
supportano l’uscita del disagio, la differenza di osservazioni è molto
importante quando si imposta una sequenza.
Il fattore
Principale
osservativo sono anche le emozioni che possono creare le sequenze
Errate non
idonee. Il lavoro del psicologo o psicoterapeuta deve essere sempre improntato
ad educare l’autismo che causa il disturbo alla persona, invece piu’ delle
volte non si osserva l’autismo e si colpevolizza la persona. Tratterò esempi
che la mente mette in standy by possono rimanere in standy by frammenti di un
concetto
Nella mia
mente io a volte riesco a tenere un pensiero per attimi oppure li archivio
nella mia memoria temporale esempio: ho un pensiero dove lo esprimo, il lasso
di tempo che serve per riflettere e lui non c’è piu’lo scrivere ha fermato i
miei pensieri.
Spiegherò la
differenza di un pensiero in standy by e un pensiero che non lo è
il pensiero
libero non educato o fermato per un autistico e solo confusione; il pensiero
libero costituisce una forma devastante quando la persona si apre e lo
percepisce, altrimenti crea confusione senza essere definito.
Spiego il
pensiero in standy by: far arrivare un pensiero in standy by è un lavoro molto
complicato perché lo attingi da una elaborazione che avviene in un momento di apertura
favorevole ai sistemi del movimento temporale che immagazzina il pensiero
elaborato.
Spiegherò il
sistema del movimento temporale , il movimento temporale è un sistema che funge
da mediatore tra l’udito e i meccanismi che fanno nascere la parola , Il sistema
temporale non è secondario al processo di elaborazione perché quando si attiva
una elaborazione è già avvenuta in automatico.
Spiego il pensiero
Come nel
movimento temporale entra e si trasferisce nella memoria temporale: il pensiero
nasce quando i sensi sono pronti a costruire l’insieme di un pensiero ; suono,
lettera, immagine, dopo questo il pensiero trova uno spazio nella memoria in
attesa di essere espresso.
Io spiegherò il pensiero emotivo e quello cognitivo,
io dico
Che i
pensieri emotivo cognitivo hanno una complessa e articolata fase di entrata
nella mente esempio: pensiero emotivo cosè in autismo? Concetto astratto perché
Può
diventare una emozione, si scriverò come tutto lo diventa. Il pensiero e
astratto perché ; il limbo autistico non è astratto in quella fase esistono
solo sensazioni non emozioni.
Il pensiero può essere un pensiero quando cominci
a sentire le emozioni anche solo a livello istintivo . Spiegherò la
concentrazione in autismo , premetto
Che quello
che sto per scrivere è una testimonianza di lavoro che per me è stato semplice
tutto deve servire per la ricerca sull’autismo. La concentrazione : il primo
Punto è
quello di capire se la persona con autismo ha un cervello in grado di usare
L’area
temporale.
Il cervello che non è in grado di usare l’area temporale ha un
disturbo cognitivo dovuto alla scarsa recezione. La concentrazione è un momento
imprecisato in autismo si può avere una concentrazione pilotata con educazione
della mente.
Io dico come si deve chiamare il mio lavoro il mio metodo:il
metodo
È perfect
logic autistic. Il significato è il seguente:perfect perfetto, minuzioso,
dettagliato logic: logico, lineare, coerente autistic: per gli autistici il
metodo
Insegnera
una profonda conoscenza dell’autismo avendo un interlocutore tecnico che lo
aggiorna di continuo. Io dico che la concentrazione ha le fasi intermittenti.
Le fasi
intermittenti sono gli equilibri dei sistemi mentali che aiutano la concentrazione, la prima fase
intermittente: il primo approccio
consiste nel mettere ciò che è stato già
elaborato che si trova nella memoria
temporale. Il secondo punto e riuscire a fermare il film velocizzato di parole
; il film si ferma quando esci dal guscio autistico e ti accorgi che tutto
funziona normale e non succede niente, sono momenti per alcuni. Spiegherò il
sistema della mente che non permette la concentrazione, il sistema della
concentrazione è sempre in confusione per il sovvracarico degli imput non
elaborati.
La concentrazione per un autistico essendo
un concetto
astratto con una educazione si riesce a raggiungerla ma la persona deve saperla
sentire per attuarne il processo il lavoro allora diventa piu’ complesso.
Il capitolo
ha calcato tutti i punti salienti ma ancora un nodo oscuro deve ancora trovare
una risposta l’ insieme del disturbo pervasivo dello sviluppo. Dico che il
mosaico è stato in parte tracciato, mancano i passaggi dei settori che non si
collegano tra loro per il disturbo creato dall’autismo.
Io spiegherò i settori
che non collegano l’insieme, i settori che non si collegano sono i centri
sensoriali che sono chiusi, il livello sensoriale è il problema, noi autistici
siamo istintuali ci affidiamo
A ciò che
con i sensi recepiamo, il problema nasce
per non avere gli organi di senso in grado di recepire la giusta funzione e
quindi fare ciò che è la funzione di un senso.
Io spiegherò
come si fa lo screening di valutazione degli organi di senso; spiego cosa
Si deve fare
per capire la percezione dei sensi in autismo esempio: la vista perfetta, con
varie capacità cosa manca; il
collegamento tra gli impulsi che trasmettono la selezione dell’immagine avendo
un disloccato impulso di recezione.
Io dico che è l’aspetto psicologico anche
nei sensi che influisce su tutto, la paura il rifiuto la confusione e la mente
che detta qualsiasi cosa, se tutto questo non si ferma niente può essere
interiorizzato. Lo screening dei sensi da uno spunto utile al terapeuta
Per il
lavoro di attivazione di essi. Il naso: olfatto perfetto utile per riconoscere
il cibo
Che può non
essere idoneo alla psiche, il blocco è l’interferenza tra naso e apparato
respiratorio quando c’è l’ansia che chiude tutto.
Io dico che nei sensi ci sono
le mappe psicologiche individuali, spiego cosa sono le mappe dei sensi le mappe
sono le motivazioni sensoriali psicologiche farò poi le tracce per dare lo
spunto per
un lavoro.
Io spiego il senso del gusto bocca: capacità di sentire il gusto dei cibi
Allo stato
naturale senza lavorazione industriali limite per il cibo, introduzione nella
deglutizione per la chiusura psicologica.
La parte piu’ importante dei sensi è
quella psicologica. Spiego il senso dell’udito orecchio: udito sopprafino
dotato ma disturbato da stereotipie mentali .ora i miei sensi sono piu’ recettivi
e come se un velo sia caduto .
Io parlo del tatto: chiusura al contatto
corporeo tocco oggetti come uso mai personale solamente finalizzato
all’utilizzo della loro funzione. Scrivo una relazione; il capitolo che vi
apprestate a leggere rispetta gli autistici ma non l’autismo scorgerete nei
vari passi che la sua complessità va oltre ad ogni normalità pertanto l’ invito
ai tecnici è di usare un metodo di riflessione pragmatico e non teorico buon
lavoro.
Ora è il momento di analizzare la parte psicologica dei sensi è uno
studio molto attento al disagio che l’autismo crea chiudendo la funzione per
continuare quella istintiva. La psicologia dei sensi sarà una scoperta che
collegherà la sensorialità al mondo autistico ,la sensorialità è un intervallo
tra la chiusura e la reale condizione di disagio , una barriera per non vedere
una realtà , spiego come la sensorialità blocca e inibisce la funzione dei
sensi, il meccanismo sensoriale è attivo
Per
accompagnare la funzione; la mente con schemi predisposti alla chiusura
disattiva la sensorialità. Lo screening psicologico dei sensi inizierà oggi
insieme alla sensorialità perno che costituisce il disagio. I sensi incidono
relativamente nella psiche , ora cominciano le lezioni di vera psicologia ; c’è
una premessa tutto questo lavoro è una indicazione filosofica della psicologia
sull’autismo.
Oggi scrivo
la prima lezione di psicologia che riguarda i sensi in autismo : quanta
psicologia spicciola ho visto è vissuto su di me su gli altri per dire che la
psicologia ha solo uno scopo è un significato. La psicologia ha una radice
antica il suo scopo è capire cosa in un uomo provoca il disagio.
Il primo
screening psicologico dei sensi
L’occhio
vista: posso guardare tutto ne capisco il senso? Vedo bene ma non so cosa vedo,respingo
ogni cosa in quale momento? Rabbia frustrazione confusione tutto gira cosi cosa
fare? Il lavoro è sicuramente di calma di non forzatura. Io spiegherò
Quando il
sistema sensoriale è indice di disturbo, la sensorialità puo’ esistere se
C’è
elaborazione il sistema sensoriale e un movimento separato da tutto ciò che è
nella fisicità, la sensorialità è un motore che fa discernere il picchio
sensibile di ogni cadenzato impulso.
Udito orecchio screening psicologico
: percezione fine di decibel chiusura causata
da filtri assenti caos confusionale mentale per una apertura e chiusura da
momenti alternati. La psicologia semplifica le radicate nozioni autistiche
Spiego il senso del naso: psicologia del naso uguale seguire la giusta
direzione
ossigenazione
di pulizia piu’ profonda che permette di calmare la mente ,in autismo stato
primitivo cioè fiuto di soppravivenza.
Spiego il senso del gusto bocca: parte che valuta le tante emozioni
della vita, gioia di vivere, rigore, amarezza, in autismo lasciar passare velocemente
per non sentire nulla. La psicologia può avere una valenza maggiore se il
disagio lo legge con un criterio non dozzinale. Spiego il senso del tatto: il
brivido avviene ogni volta per un tocco, respingere emozioni per non sentire
che puoi condividere qualcosa anche tu se senti amore puoi provare.
Il mio
screening psicologico è stato spiegato. Io spiegherò i tratti sensoriali
dell’autismo ,trattero il tema dei tratti sensoriali e della loro mancata
azione
Dico quale
azione un tratto sensoriale ha in autismo, il tratto sensoriale non codifica
l’autismo non lo riconosce; il tratto sensoriale perché non codifica l’autismo
,i livelli sono diversi l’autismo ha un livello istintuale non pensato non
programmato.
Io spiegherò
come la sensorialità non legge gli impulsi autistici, quando sei prigioniero
della mente niente filtra tutto è una barriera l’istintualità prevale su tutto,
spiego il meccanismo della barriera che blocca la sensorialità.
In autismo
in autismo è tutto
scollegato non c’è un settore unito, oggi e necessaria una relazione che
spieghi la sensorialità , Il disturbo pervasivo dello sviluppo rimane in parte
un disturbo di origine biologica dell’uomo nella natura di esso , la
sensorialità ha un ruolo attivo quando dal guscio in cui è chiuso si risveglia
dentro di lui la coscienza.
Io spiego
come la sensorialità incontra uno spazio d’azione, la coscienza è l’inizio di
questo spazio d’azione il ruolo è importante perché è nel suo risveglio
l’azione nell’autismo, quando sono stati aperti spiragli di consapevolezza la
coscienza è una memoria dell’uomo tutta da programmare.
Spiego la connessione
tra mente coscienza sensorialità: la mente autistica fa vivere chiusi ad ogni
stimolo sano la coscienza porta stimoli sani che salvano l’uomo ma il vero
benessere è un rendersi conto di ciò che sei di ciò che fai l’autismo divieta
tutto, il lavoro del risveglio è graduale la mente non deve subire forzature è
dannoso perché è nella prigione di essa che c’è la libertà educazione mentale
continuata.
Io spiego confusione sensorialità cosa succcede nella mente
autistica la mente autistica ha una confusione di tipo stereotipato perché si
fermano i frammenti di tutto ,spiego
Perché si
fermano i frammenti: i frammenti sono i momenti di apertura
e di libertà
dall’autismo la mente e un ottimo registratore ma di organico
non c’è
danno.
La mente autistica porta dentro di se il segreto dell’enigma,
il cervello
autistico e perfetto per usi come ricerca, studi artistici, geniale in
matematica, letteratura, filosofia, e tanto altro ancora ma la mente crea il
vuoto
è la
prigione di esso .ci sarà una parentesi di autismo e mente è necessaria
spiegherà le varie tipologie delle menti autistiche.
Spiegherò le modalità di
espressione
delle
tipologie mentali autistiche, il primo pensiero è per la mente intesa come
strumento di ragionamento. Analisi della mente : la mente è un corpo assestante
che ha un collegamento psicologico con l’inconscio il subinconscio, la
coscienza in una persona normodotata è possibile una psicoterapia per curarla;
dico che bisogna curare tutte le emozioni che essa riproduce.
La mente umana merita una spiegazione
con analisi e da essa che si subisce una violenza, io comincio con l’analisi
della mente
: il corpo mentale è costituito da sinergie dove si fermano tutte
le postille
dell’inconscio sono i frammenti le difficoltà del vivere, ogni pensiero o forma
di pensiero nasce nella mente esso può essere ossessivo, confuso, convulso,
libero, leggero e sano. La mente
razionale come strumento di evasione intitolerà la parentesi logistica della
spiegazione ai tanti perché dei misteri che essa racchiude,
io spiego
cosa intendo per mente razionale: la mente razionale elabora la superficie
per accontentare
l’ego malato, tutte le caratteristiche della mente in autismo sono ancora una
strada non percorsa ,in autismo la mente imprigiona senza consapevolezza alcuna
è una mente metaforica senza spiragli.
Introduzione
relazione mente razionale.
È auspicabile
premettere a chi si occupa di autismo che nella mia spiegazione c è anche la
risposta per l’autismo, lettura analisi ora si parla di mente razionale è una
Mente
logistica comune ai potenti chiamati ha prendere decisioni importanti come
sempre attenzione alla chiave di lettura.
Io voglio
dare una chiave di lettura, io spiego la lettura di un concetto frase bisogno o
esempio della normalità in chiave autistica esempio: manifestazione di una
paura no non voglio scappo come lo leggo? In autismo sono paure a volte legate a fatti successi
magari un,ora prima ecc….La mente razionale, esamino la parola razione solo una
parte, convinzione che deve essere solo cosi’ tenere il controllo di tutto non
accettare cambiamenti se succede ostinazione rifiuto. Spiego come la mente
razionale inizia il suo percorso: la mente è un ottimo strumento per
organizzare e creare, ma la sua pericolosità si attiva se sfugge il controllo ,
la mappa mentale
di ogni uomo
ha vita per un insieme di emozioni che vivono dentro all’inconscio e al
subinconscio curare la mente significa mettere in condizioni il cervello
strumento
meccanico ad
un buon funzionamento.
Dico quali condizioni la mente crea in autismo, sono
obblighi di sequenze di interferenze, non è facile lo so ma ora spiego tutto in
autismo è enigma, interferenza equivale chiusura la subisci di continuo
interruttore di divieti ,il mio è un dono che pochi hanno ecco perché il mio
aiuto deve giungere agli altri autistici.
Mente razionale esempio razionale:
pensiero razionale il posto di un oggetto il possesso di esso, l’egoismo nel
volerlo anche se non è neccessario, perché un pensiero simile e razionale?
Perché è un volere della mente se ti fermi ascolti te stesso cambia tutto il
volere si calma la mente educata diventa una fonte creativa. Il circuito
mentale è uno dei problemi piu’ complessi, basti guardare il mondo intorno ad
ogni uomo come riesce a creare situazioni pesanti di bassa intelligenza.Dico
che la mente razionale è anche considerata una malattia di tipo psicosomatico è
simile ad una dissociazione, oggi mente razionale.
Si ferma
lascia spazio alla mente istintuale, dico che la mente istintuale sarà un
capitolo dentro il capitolo. Relazione mente istintuale: la mente istintuale è
Un
contenitore dove tutto è improvviso sicuramente averla è un rischio, educarla
significa dare alla persona la realtà e quindi prendere coscienza tra pensiero
Azione
compimento di tutto, nella mente istintuale vive l’autismo vero gentili tecnici
un consiglio è quello di capire la chiusura autistica io la conosco e insieme
darò a voi indicazioni,da soli non potete farcela vista la complessità buon
lavoro.
Io comincio
l’analisi: all’inizio ti sembra di vivere come in un labirinto, il volere della
mente provoca chiusura perché lei anticipa un qualcosa di sconosciuto, continuo
Dicendo che
il labirinto è la prigione che la mente crea, sei uno spettatore passivo ma
tutto si può trasformare, io sono testimone dirò come per me e possibile
riuscire ad aiutare le persone con autismo.
Una mente istintiva quasi sempre
comporta un lavoro piu’ articolato, un lavoro di calma per fermare una mente
con basi di imprevedibilità assume un incognito perché depista e non risponde a
stimoli che non sia calma,Io la mente istintuale la conosco bene in tutti i
suoi meccanismi.
Il
meccanismo principale è classico la non risposta ad un imput ,la persona
continua
Ha fare ciò
che sta facendo. La mente istintiva è una caratteristica degli autistici che
Sono di
fatto indomabili,l’educazione mentale per loro è un divieto alla loro natura.
Ci sono
troppe discrepanze sugli studi che riguardano la mente autistica ha dire il
vero si sono fermati solo ad esaminare il cervello pensano che sia li il
problema.
Il comportamento è quello di persone che psichiatrizzano tutto ma la
mente non è cosa semplice da curare, il tema di come curare la mente deve
diventare una conoscenza e poi una cultura io sono certo che la mente curata in
autismo va ha lenire i disagi. Il bisogno primario è di pensare che ciò che
vedi non sono disturbi del cervello. Oggi parlo delle alterazioni mentali: sono
equilibri che controllano
Il contatto
che la mente avverte da una emozione, il suo è un gioco depistante
la mente non
accetta e vuole niente che non sia un suo imput, io dico che la mente può
alterare il sistema della piu’ perfetta congeniale macchina è il cervello lo è.
Le
alterazioni della mente sono anche gli sbalzi di umore o meglio chiamati
squilibri dell’umore in autismo, in autismo non esiste lo sbalzo di umore per
questo il farmaco non serve, in autismo quando la persona cambia ed è irritata
i fattori sono tanti esempio: disturbi causati da approccio sbagliato nel fare
la richiesta,rumori ambientali, durezza di chi interagisce,flash mentali di
ricordi che anno causato sofferenza ecc….dico che i fattori che alterano
l’umore c’è ne sono molti ancora.
Il mio
racconto servirà da studio ( racconto curativo ) fa parte del capitolo.
Tu sai
perche ti alzi al mattino? io no la mia mente non vuole che io lo sappia
Quando hai
fame a te la tua mente lo dice è senti quando e tempo per averne
Io ascolto
il mio istinto che non ha orologio
quando
qualcuno vuole qualcosa da te tu puoi decidere se concedergliela.
Io non posso
nemmeno starle vicino altrimenti non sento me stesso
questo e il
buio tu puoi aiutarmi ha vedere la luce
quando vuoi
chiedere qualcosa ate la richiesta nasce da un bisogno
Io il
bisogno non riesco ha sentirlo la mia mente non
me lo fa
codificare ma ne ho bisogno come te
cosa fai
quando un emozione ti rende vulnerabile cerchi di capire
e ti distrai
dando a te forza
Io sono
travolto da essa non so gestire una simile forza perché l’emozione equivale
Sentire,
amare, ma soppratutto la mente mi fa sentire un insieme di emozioni
Quando tu
vivi insieme agli altri sai di poterti diffendere da loro
Io mi diffendo
mostrando di me la mia vera natura ma cosi sono solo
Aiutami a
non esserlo. Il racconto curativo deve
essere interpretato in chiave autistica perché è una testimonianza vera e non
solo mia.
La mente
istintiva può essere comunque piu’ semplice da educare non avendo strutture,
intendo dire che non ha strutture mentali già elaborate sono costruzioni
mentali di una mente che non ha piu’una chiusura totale autistica. I rifiuti
sono magari ha livello inconscio considerando che è questo un fattore abbastanza
comune in tutti gli esseri umani si va poi sullo specifico al momento di un
approccio individuale.Io tratto un tema la mente che normalmente in autismo non
se ne parla, il cervello è la parte fisica la mente è la psicologica, una mente
malata e pari ad un carcinoma maligno. Ci sara da spiegare il collegamento tra
mente e cervello.
La mente
crea problemi malattie al cervello non può essere il contrario lei
racchiude la
memoria psitica dell’uomo, quando non risolvi i problemi e non curi la mente ti
ammali fisicamente.
Io dico che la mente è causa dell’autismo il problema è la
mente perché il meccanismo è contorto per il collegamento che esiste tra mente
inconscio subinconscio. La mente deve trovare un attenzione come punto di
partenza se parti dalla mente eviti molta sofferenza il progetto educativo deve
essere fatto per curare la mente. Io spieghero come curare la mente fino ad
oggi è stato scritto tutto quello che la mente può distorcere rovinando il dono
piu’ prezioso di un uomo la vita.
Introduzione
di un manoscritto sulla cura della mente.
Io ………… ……………….. concedo il mio sapere il mio buio il
mio limite autistico al servizio di coloro che con intelligenza e sensibilità
lavorano per migliorare la vita delle persone autistiche, io sono un uomo di
parola e di coerenza tutto e vagliato sta a voi cogliere questo messaggio di
speranza.
I temi
saranno tanti da analizzare per educare la mente sarà necessario trattare tutte
le distinte aree per capire che la mente divieta tutto. Parlo dell’area emozionale:
bisogna premettere che le emozioni nascono sempre da qualcosa che le sollecita
la mente, le emozioni in genere non le percepisce se non per soddisfare l’ego,
e un blocco molto forte manda in crisi ogni uomo se viene ferito. In ogni
essere umano l’ ego prevale la sua funzione e quella di prevalere , rifiutare tutto quello che
non ha deciso porta con se ostinazione rabbia potere distruttivo, l’autismo è
leggibile attraverso questa analisi la mente crea in continuazione questo
meccanismo, dico che l’ego e un continuo movimento di emozioni il ricrearle
significa avere potere.
La mente intesa come strumento di creatività in autismo
non c’è
relazione in questo concetto seppur utile nel quotidiano, la mente è creativa
se ha il collegamento di base e il controllo che nasce con la coscienza.
Occorre scrivere una dettagliata analisi per spiegare il filo che non unisce
mente e coscienza, il filo che unisce mente e coscienza e interrotto dalla
chiusura, siamo dinnanzi ha una mente vulcanica che crea alta tensione difronte
ad una coscienza che non accetta niente che non sia un morbido colloquio. Il
colloquio morbido è fondamentale perché la chiusura sia meno forte è
impenetrabile. Io spiegherò come la mente può agire sulla coscienza, la mente
ha un raggio di azione molto vasto essendo essa un corpo assestante , azione,
compimento, dinamiche che si creano in modo ossessivo, la coscienza viene
riconosciuta dall’uomo quando si attivano tutte le emozioni perché nelle
emozioni c’è comprensione la mente teme le emozioni.
Oggi devo
trattare gli equilibri e squilibri della mente, una mente senza equilibrio è un
vero vulcano inprevedibile : il motivo è da ricercare in ogni uomo, la
patologia è solo un sistema semplice e veloce per non andare a fondo del
problema è altresi irrilevante pensare che una mente squilibrata possa essere
solo un sintomo è bensi una causa invece di tutta una serie di problematiche
interiori da vagliare.
Parlerò degli squilibri della mente in una persona con
autismo come può aver influenza e determinare un deficit cognitivo, io spiego
come uno squilibrio della mente può determinare il deficit cognitivo: uno squlibrio è un ossessione, un fit beack
improvviso di una risonanza già sentita una alterazione tensiva causata da un
emozione, un margine uditivo frastornato correlato ad rumori esterni ecc….
Il deficit
cognitivo è un disturbo dell’attenzione, nello squilibrio non c’è coerenza
È come
essere seduti in una giostra, i passaggi sono veloci ecco che la mente non da’
Il tempo ai
neuroni di mettersi in connessione per elaborare.
È necessario curare gli
squilibri della mente, io traccerò uno schema di questo con un aiuto, perché
nell’autismo sono i limiti posti dagli squilibri che creano anche un problema.
Io mi
soffermerò sul tema degli squilibri mentali , inizio lo schema degli squilibri
della mente: il primo squilibrio è la fermezza, intesa come frenesia che
compare come l’ instabilità , confusione che alcuni stimoli errati creano o
anche emozioni inconsce che riemergono. Il secondo squilibrio della mente è la
mappa mentale che crea squilibrio tra realtà , condizionamenti, emozioni,
limiti inconsci, paure, nella mappa mentale ci sono tutti i collegamenti
dell’inconscio diciamo che è la valigia che non vorremo mai aprire. Il terzo
squilibrio che causa la mente è una attenzione latente, ci sono legati insieme
motivi ovvi, che possono essere una assenza di assimilazione dei suoni, una non
conscia presenza a se stessi, il cervello rimane inattivo se gli stimoli non
sono precisi sentiti elaborati.
Il quarto squilibrio sono
Le
ossessioni ovvero tutte le forme pensiero che la mente crea dando a volte
sensazioni di un benessere fasullo, altre alterazionie nervosa che può sfociare
In violenza
per ottenere ciò che la mente vuole.
Il quinto squilibrio è l’eccesso di stimoli
che si attivano già nel grembo materno, parlare con un essere che tu non hai
Ancora
compreso, ciò che lui ha bisogno crea nella mente una sorta di confusione,
insomma le parole creano una condizione, attenzione alle parole la coscienza
non è pronta ha recepire.
Il sesto squilibrio è l’ordine mentale: in autismo è
inteso ordine come chiusura cioe tutto quello che la mente ha stabilito
altrimenti lo schema, l’ordine viene violato, la persona con autismo non ha la
volontà di uscire da un circuito vizioso del genere.
Il settimo squilibrio e il
mondo interiore individuale: la ricerca dell’individualità è un fatto naturale
se la persona riesce ad capire ciò che succede dentro di se, altra cosa è un
individuo che il collegamento tra inconscio e mente riporta a galla qualcosa
che toglie ogni volontà di crescita per le complessità che esse manifestano. Io
dico che lo squilibrio in fondo non è altro che un’ossessione che la mente
imprigiona causando un effetto didal system è un processo neuronale.
L’ottavo
squilibrio sono le tensioni intese come ansia, mancanza di autocontrolllo, in
autismo sono tensioni istintive che si avvertono stando anche solo in un
ambiente, facilmente sono percepite da qualsiasi cosa, insomma sono sentite psicologicamente .
I neuroni
sono come delle bobine quando non sono
collegati in modo continuo si ha l’effetto dydal sistem cioe tornano a ripetere
la stessa cosa all’infinito, il sistema
Dydal sistem
è anche la tesi esatta che causa i blackout, ossia in una crisi epilettica ,
o psicotica,
o schizzofrenica, o convulsioni: i neuroni in quel momentohanno un rimando cioè
il meccanismo; la materia di cui sono composti e assente interrotta.
Parlerò
ancora di squilibri ma anche di nevrosi mentali collegate con il cervelletto da
imput trasmessi. Il nono squilibrio sono le nevrosi intese come una carenza di
tipo cognitivo il deficit crea una nevrosi comportamentale, perché tutto quello
che non trova elaborazione si trasforma in confusione. Il decimo ed ultimo
squilibrio sono i disturbi della personalità , in autismo non sembra possibile
che esiste un tal problema invece esiste, nasce ad un livello molto diverso ,
quello delle sensazioni che si avvertono, il disturbo in autismo è creato da
ciò che si avverte è immediato.
Parlerò
delle nevrosi causate dalle proiezioni della mente in autismo.
Io faccio
una premessa sulle nevrosi create dalle percezioni in autismo: le nevrosi
Sono una
condizione di disagio che crea un malessere alla concentrazione, il controllo
diventa impossibile, ma in autismo non esiste un fermo immagine ecco che ogni
proiezione della mente crea una nevrosi. In un caso di istintualità comune in
autismo la nevrosi è una normalita assidua, il problema determina a volte la
giornata
In una
chiusura totale autistica si, vedi le stereotipie. Parlerò di nevrosi e
stereotipie
Le
stereotipie sono delle nevrosi, una stereotipia può riuscire solo se la mente
aderisce all’imprigionamento che causa con il tempo una nevrosi.
Le condizioni
che creano
le nevrosi è il tema che voglio trattare, le condizioni create dalle nevrosi:
il muro che esiste tra nevrosi e condizione è il non superamento di uno shock
Che avviene
quando la persona nel momento di recezione totale, ha la consapevolezza di ciò che
le viene richiesto lo shock è la condizione che scatena
Una nevrosi.
Io parlerò del condizionamento delle nevrosi a livello neuronale, io spiego che
i neuroni si irrigidiscono fino ha diventare atrofici se sottoposti alle
nevrosi continuamente , io parlo di autismo adesso , poi le nevrosi e a volte
una norma, quando una persona non trova un canale per crescere, gli impedimenti
delle nevrosi diventano un problema quando si presenta un comportamento
problema, perché c’è un coinvolgimento neuronale nel comportamento problema.
Io dico che
quando è in atto un comportamento problema c’è un meccanismo particolare che
oltre alla chiusura da il via al processo scatenante è un insieme di
alterazioni costituite da nevrosi che danno vita al cosidetto confine di remeix, il confine di remeix e la strada
del non ritorno cioè il sistema partito non è piu’ controllabile, i confini
piu’ plausibili dei sistemi celebrali l’autismo li raggiunge
Sempre
essendo un primitivo handicap.
Dico che è il momento di delineare le aree
celebrali in cui le nevrosi si ripercuotono con piu’ intensità. Le aree
celebrali in cui
Le nevrosi
hanno una maggior incidenza sono: il cervelletto dove ha sede l’ansia l’area
dove nasce la parola quindi tutti i limiti sensoriali recettivi di elaborazione
assente, io continuo col dire ancora quali aree celebrali sono colpite dalle
nevrosi
L’area del
sistema endocrino che in nevrosi diventa un vero e proprio detonatore, vedi i
momenti di crisi che si verificano.
L’ area che si verifica il linguaggio
subisce una nevrosi quando in una
proposta logopedica non c’è una struttura dettagliata teeach; Intendo una
sicurezza nella richiesta fatta di immagine simbolo figurato a misura visiva
della persona che con il test visivo si può avere una certezza, io ho scritto
le varie visuali che un autistico ha. Dico che nel linguaggio sono momenti di
accummulo di nevrosi quando il movimento della lingua attivato riceve uno
stimolo , ma noncìè concessione nel realizzarlo non si verifica ciò nella
parola stereotipata
perché è già
elaborata.
Le nevrosi si fermano qui lasciano lo spazio al temporaneo
Intervento
sui nodi da sciogliere della mente nell’insieme totale. Farò un vademecum dei
nodi da sciogliere: Il primo nodo è che
cos’è l’autismo per la mente
Qui bisogna
premettere che in una persona con autismo la mente è prevalente in ogni atto,
azione, pensiero, volontà, data la complessità sarà spiegato in modo piu’
preciso. L’autismo è uno spettro mentale il nodo piu’ grande è la nostra mente
misteriosa, a volte, affascinante per la sua capacità , volete conoscerla vi
porterà a soluzioni da voi mai capite. Io ho definito uno spettro una mente
cosi complessa lo è per sciogliere il nodo faremo un viaggio nella mente: io
spiegherò uno spettro cosi com’è ,io inizio il viaggio nella mente garbugli di
ogni genere io sento una forza istintuale che supera la forza fisica umana
niente è chiaro è come se vivessi in balia delle onde nessuna volontà in me di
oppormi, ( anno 1990 )
Anno ( anno
1991 ) scuotimenti brividi sensazioni strane ho avvertito per la prima volta
che non ero solo è stato solo un attimo dopo sono tornato in prigione,
( anno 1992
)un fastidio che opprime le mie corde vocali i suoni non sono altro che brusii
momenti dove il suono conosciuto tra uno spiraglio di chiarezza ma le tenebre
sono la mia normalità.
(anno
1993 )la mia condizione diventa una
patologia autismo,io sono un irrefrenabile bambino che da esaminare c’è tanto test idioti a cui la mia mente non
aderisce avendo già parametri di un livello scolastico dottrinato.
Io ti dico
che i vari anedoti del viaggio descritto dame sono una forma di studio intento
a sciogliere risposte alle tante domande , una spiegazione di come una mente
prende forma.
Io dico che
nei passaggi di un vissuto c’è uno studio che in autismo trova un solo posto di
merito alto funzionamento e capacità esponenziale logica cognitiva di fine
analisi psicologica e grado osservativo minuzioso è versatile.
Io spiegherò
gli squilibri delle aree celebrali causa del non funzionamento del fare
Io spiego
gli squilibri delle aree celebrali quando il fare diventa una necessita
Io comincio
descrivendo il movimento delle tempistiche che ci sono nei settori delle aree
che sono un collante importante.
Primo punto: sono le barriere delle membrane
che sono piu’ atrofiche nei casi di lesioni causate da focolai, ( vedi
epilessie convulsioni o ansia e panico
senza forma di controllo ) esiste poi una barriera che riesce a ricevere gli
imput lesionati e che nell, ‘area percettiva assumono un altro ordine quello
che viene definito deficit cognitivo, iniziamo
a chiarire
cosa sono gli imput lesionati: sono una relazione di interessanti nozioni che
vengono recepite nel momento strutturale ma percorrono i garbugli del labirinto
mentale che fa riprodurre una parte dell’imput appurare un deficit non è
semplice se non si conosce i sistemi che lo creano. Esiste la possibilità di
trovare soggetti autistici che presentano un deficit creato da imput lesionati,
altri che hanno una forma mentale chiusa per motivi di altra natura ( vedi
presenza di patologie che di per se hanno una natura diversa ) esempio un caso
psicotico distruttivo a un disturbo d.p.s. ma dell’autismo ricorda solo il
movimento magari stereotipato, che non è un sintomo esclusivo dell’autismo.
Il
problema si presenta per vizi organici o meglio per lesioni celebrali della
corteccia, focolai, epilessia, mancata ossigenazione, forme virali violente,
meningiti, e altre…….ciò che dico e che l’autismo non ha un
deficit ma
un rimando psicosomatico tipico della mente.
Io relaziono un altro aspetto che
il sapere porta come incognita l’inconscio: ogni persona deve andare
oltre ad un
limite che vive in una memoria che non ha forma e visibilità, ma che gestisce
limiti paure verità, l’insieme unisce una forma di vita non controllata dal
punto di vista emotivo, l’inconscio ha un sapere che richiama ed esprime
attraverso
Un
comportamento che analizzato scopre una porta di condizioni di sapienza
leggitimata da un filtro che si chiama chackra.
Spiego un altro aspetto del
sapere l’arrivo dei contenuti e di come trattenere la loro uscita ma
soppratutto l’elaborazione relazione :
ogni singolo suono, movimento,
immagine, contorno di vita al processo, ma il sistema piu’ complesso sono tutti
i minuziosi movimenti dinamici che i neuroni producono e rimandano alle aree
celebrali, è un lavoro sottile, delicato, di precisione, riuscirci paga con
sapienza eccelsa, come lo spiegherò ancora, spiegherò i passaggi dei contenuti
delle nozioni che si creano dopo l’elaborazione,il sapere, spiego i contenuti
del sapere che rimangono elaborati ,
immaginate
un libro che volete sfogliare le pagine sono le aree celebrali l’indice lo
decide i neuroni, l’entrata dinamica del loro movimento. Ora seguite questo
passaggio : l’esempio campione è stato scientificamente provato da me
altrimenti chi può descriverlo, io sento un suono reazione panico, il panico
svanisce non appena vedo l’immagine quale’?la stessa che ha creato il panico,
il suono erano le lettere che piano piano sono diventate il mio strumento, io
sento sempre i miei neuroni avere il movimento dinamico ogni volta che la mia
mente riesce a pensare.
Scrivo una
relazione per spiegare come il fare si traduce in uno strumento collegato al
sapere: il principio del fare deve poter garantire un sostanziale equilibrio
tra percezione di un imput che deve trovare una appartenenza ai nuclei che
creano l’azione o meglio il risultato un lavoro pensato in passaggi alternati e
consecutivi di sequenze e segmenti. Comincio spiegando i passaggi che il corpo
celebrale e mentale devono neccessariamente compiere per sviluppare la capacità
del fare
Il primo
passaggio è il movimento del suono o meglio la recezione data dalla flessione
esempio: il suono porta già l’imput avanzato quando ha il significato della
parola per costruire il fare deve essere solo un suono singolo, altrimenti si
attivano
Meccanismi
sconosciuti che ancora non sono stati elaborati.
Il secondo problema che si
deve pensare è quello di costruire l’opportunità di apertura recettiva, cosa
intendo apertura come condizione di ascolto come si fa? Ve lo spiegherò io.
Il
terzo
punto utile
per mettere in condizioni, un collegamento tra recezione aree celebrali
Movimento
dell’azione e quindi un livello post operativo con risorsa da utilizzare
sempre: la gradualità è nella tecnica, un esempio pratico: il cervello è diviso
Tra aree
recezione, movimento, memoria, ogni area e costituita da sistemi nervosi
Che a
seconda della recezione altera il suo naturale compito, il progredire di
confusione dello scollegamento non crea nessuna forma pensiero azione un vero
limite che rimane nella memoria, la tecnica piu’ logica è la misura
dell’intervento
Graduale
mirato alle aree ma alla mente memoria distruttiva.
Il quarto punto andiamo a
vedere l’aspetto disarmonico dei movimenti meccanici degli impulsi che nella
fase dell’azione cioè nel momento di compiere un passaggio del fare, spiego il
quarto punto del fare: I criteri del movimento meccanico determina
l’elaborazione dell’imput sentito recepito, comincio con il dire lo squilibrio
di tutto ; una elaborazione del fare e diversa come il movimento parte dal
cervelletto all’emisfero
Centrale,
percorre cosi un movimento dinamico nella disarmonia che ogni neurone
Porta al
meccanismo di movimento, catturare creare l’equilibrio è possibile con analisi
diretta a creare il movimento andando a rivedere le composizioni e le porzioni
oscillatorie. Naturalmente il neurologo
e il pedagogista può preparare il programma d’intervento. Spiego le porzioni
oscillatorie del quarto punto: comincio
Col dire che
le porzioni sono la quantità di reazioni neurovegetative che assumono una
funzione importante se e quando l’imput richiede una esposizione emotiva, nel
fare e nel sapere c’è una normale emotività, oscillatorie perché? Le porzioni
sono oscillatorie secondo il grado di uscita emotiva. Il quinto punto spiega
chi puo riuscire nel fare o chi rimane chiuso, quella tipologia di autismo
necessita un fare gestuale
Non è in
grado di recepire la mente.
Io spiego il quinto punto: incominciamo l’analisi;
verificare se esiste la recezione, strumenti visivi , sonori, gestuali,
osservazione grado autismo, attenzione visiva, reazione agli stimoli, risposta
sequenze, la recezione stimolo graduale visivo, mostrareimmagini per alcuni,
mostrare oggetto per altri, indicare solo ancora, presentare oggetto senza
parole.
Osservazione
grado autismo: il fare indica recezione, buona azione, il grado
Non esclude
ma seleziona l’approccio per la condizione ottimale, altrimenti tutti gli
autistici non sarebbero in grado di fare. C’è chi misura in percentuale ad
esempio un soggetto che ha il 50% di elevato autismo rischia l’isolamento
trattabile
L’isolamento
trattabile e una linea che il tecnico mette quando non ha risposte, Io invece
la chiamo chiusura infernale trattabile. Spiego l’attenzione visiva nel fare:
importante tassello universale se non vedo non imparo, in autismo avere attenzione
visiva equivale ascoltare l’ignoto, cosa devo vedere? Il punto di inizio e il
tono di voce, sbagliato pensare che io non ti sto guardando. Naturalmente ti
seguirò se la proposta è intelligente, quindi chiarezza, visibilità, parole, se c’è irrequietezza, proposte e
tempi minimi. La reazione agli stimoli: fare significa azione dell’imput
sentito, troppo semplice non e cosi , analisi fare astratto, azione istintiva
scoordinata
Per altri.
In alcuni soggetti senon è frammentata non si può gestire, reazione agli
stimolidi cosa si tratta? La persona con autismo ha reazioni di tipo camerale
cioè
Interno allo
stimolo, spiego meglio:se io faccio un movimento per un riflesso condizionato ,
la mia mente ricorda quel movimento quello stimolo.
Spiego la risposta
sequenza, il gioco piu’ difficile e elaborare, autismo significa anche
scollegamento come:le sequenze sono già un elaborato ma la persona per fare
deve avere ben compreso come sia avvenuta l’elaborazione esempio : se io vedo
una immagine la devo vedere a frammenti altrimenti non ci sarà mai una risposta
coerente esatta. Parlo di tutte le metodologie strategie che si sono messe in
campo
Per
l’autismo, che però non trovano oggettivamente riscontri validi per la mente
Autistica,
dico validi ai fini di migliorare la vita della persona e della famiglia.
Scrivo una
relazione: mi presento sono ………… …………..
autistico non silente ho una esperienza personale perché su di me non sono
riusciti a cucire i metodi piu’ diffusi il teeach riesce in parte ad educare la
mia mente, io comunque posso dirvi cosa si deve modificare per una risposta
adeguata esaustiva e benefica, il tutto deve essere basato sulla osservazione e
seguito per steep da tecnici elastici e non ciarlatani.
Io spiego le
immagini della comunicazione aumentativa, p.c,s,figurativa per sequenze, dove
si può migliorare: iIn piu’ occasioni mi è stata proposta un immagine
Simile ad un
fumetto, quindi dai contorni sfalsati e non leggibili visivamente ora spiego :
il fumetto ha una elaborazione raffinata non di base cioè il contorno è ironico
non netto, i profili sono definiti pensando alla risata, si distorce tutto
I simboli
visivi devono essere una reale visione. Spiego la proposta delle immagini e
come la persona può davvero aver capito.
Come esserne
certi non è sventolando il p.c.s. immagini vere soggetti e cose vere, dividere
il momento della proposta esempio: se devo fare colazione devo poterlo capire
da una sequenza, cammino nel corridoio 1 steep arrivo davanti alla porta dove
c’è figurato il cibo 2 steep mi
organizzo apro la porta della cucina perché ho capito 3 steep vado verso il tavolo mi siedo 4 steep ora aspetto il menu’figurativo devo poter
fare una scelta 5 steep seguiterò a spiegare .
Il p.c.s.e
il giusto formato: la figura deve avere un contorno di un altro colore
Cosi mette
uno stop, il formato deve essere rettangolare per avere una visuale
Completa, le
dimensioni devono essere in scala di misura a seconda del soggetto o oggetto,
nel vedere l’immagine fai un calcolo dimensionale piccolo o grande.
Spiego la
comunicazione figurativa sequenziale ovvero agenda giornaliera e lavoro
assocciato verbale gestuale: agenda uguale a memoria ricordo appunto passaggio
Elaborazione
tra mente e scrittura, se guardate questi sinonimi interrogatevi se è possibile
avere una risposta da un autistico sentita e consapevole io vi dico no almeno
non cosi. L’agenda fa funzionare il cervello meccanico ma l’azione primaria
cioè la psiche rimane lo scoglio l’alto funzionamento spiegherò perché.
Spiego
l’agenda visiva scrivo quali sono gli steep
giusti, inizio col dire che non c’è agenda se non è stata fatta una
valutazione unico strumento che permette
La
costruzione di essa, e importante sapere che non per tutti è utile
Chi è
verbalizzato, chi a tratti autistici, o un ritardo mentale, o aspergher sono
diverse le modalità di comunicazione.
Il primo passo di valutazione: il primo
errore
È non dare
per scontato che la persona autistica sia in grado di organizzare un passaggio
visivo e di scrittura da decifrare occorre un test in merito che sia visivo di
carattere autistico, scrittura con caratteri e criteri autistici io lo
spiegherò. L’aspetto visivo è il primo fattore importante ma e legato al
cognitivo, un tecnico non può
Mostrare una
immagine o una scrittura se non c’è un assestement globale della persona,
ovvero grado autismo livello cognitivo tipologia di vista. Ho già spiegato
Ampiamente
cosa sono i gradi dell’autismo e( dps ) quello che deve essere chiaro
È il
tracciare un profilo per il grado, osservare: la persona deve poter essere in
grado di funzionare nel momento della proposta, visiva, tattile, uditiva, per
capire la sensorialità di appartenenza e quale limite il suo grado blocca,
osservare: il campo
Visivo che
io ho già spiegato ma per l’agenda occorre accertare se la sua vista unisce
soggetti e lettere in segmenti e frammenti o unisce il tutto. Per un agenda e necessario
un attento lavoro, la vista ha un collegamento non solo di immagine ma quando
vedo elaboro e collego ciò che vedo io funziono se la mia condizione autistica
me lo permette, posso essere abile senza figure perché gli oggetti li sento
Piu’ veri se
li tocco, posso recepire meglio le parole perché i suoni mi danno piu’
sicurezza di una immagine il modello deve essere sempre personalizzato e non
standard.
Io sono convinto che l’elaborazione sia il tramite di ogni azione, il
cieco elabora ascoltando, toccando, l’autistico non elabora perché il suo
recepire deve essere strutturato esempio: nell’assestement ci sono le notizie
di osservazione,
prendiamo
una semplice elaborazione che parte da un bisogno; la sete come posso chiedere
l’acqua vedo scendere l’acqua e la bevo in questo c’è istinto non elaborazione,
strutturare significa capire il passaggio per la proposta. Parlo della proposta
di un’icona nell’agenda; le informazioni personali creano un’icona , se fosse
davvero cosi non ci sarebbero icone, spiego il concetto abilitativo, deve
essere un progetto che l’individuo sviluppi i collegamenti interiori non con
automatismi, certo il percorso e lungo ma è valido.
Un’icona come può diventare
il proprio strumento di lavoro della persona autistica: dopo aver analizzato
tutti gli aiuti per scoprire il giusto stimolo da proporre alla persona, il
passo e la sfida e riuscire a creare il collegamento del bisogno ad una
elaborazione, l’icona sarà allora lo strumento del fare per la sequenza che è
stata interiorizzata. Spiego gli steep della comunicazione aumentativa,
1 steep assestement
cognitivo, globale, visivo, linguaggio
2 steep
grado autismo
3 steep
diagnosi funzionale, stereotipie, ecolalie
4 steep
disagi ambientali
5 steep
approccio proposta e risposta
Continuo
dopo la comunicazione aumentativa gli steep per la figurativa, immagini
Rappresentazione
graduale oggetti, cose, persone, grafica scrittura i formati:
1 steep
assestement visivo
2 steep grado
autismo
3 steep
livello cognitivo
4 steep
collegamenti immagine , linguaggio o gestuale
5 steep funzionalità
; di tutti gli steep
Io scrivo
una relazione cosa fare per migliorare la comunicazione in autismo.
La
comunicazione è uno strumento, un esigenza, un bisogno di ogni uomo, il tecnico
esperto di autismo deve pensare come fare luce in un buio comunicativo, i test
devono comprendere sempre una valutazione globale della persona
(
assestement funzionale del linguaggio cognitivo grado autismo, che permette di
capire quale percentile è autismo o tratti o affini, rett, Asperger, psicosi,) il mio consiglio e aiuto
è il medesimo ; la persona come centro di analisi isuoi bisogni per colmare il
disagio buon lavoro.
Inserisco
nel mio capitolo anche uno spazio per parlare dell’intervento pedagogico che
educa la mente, i bisogni, i ritmi celebrali, le abitudini, le stereotipie, i
comportamenti problema, la crisi psicotica, il comportamento asperger,
Relazione
introduttiva: ogni volta sono piu’ attento allo studio; I tanti tasselli
Sono simili
ma non collimano, il mio studio vuole trovare quella sensibile differenza di
ogni struttura della mente, chi trova interessante e utile mi segua , la mia
guida
E da
infiltrato nel mondo autistico il mio aiuto che offro per dar sollievo alla
sofferenza dell’enigma autismo buon lavoro.
Io introduco lo spazio che educa la
mente, ( i bisogni della mente ) il
corpo astratto che scientificamente in assoluto
Non trova analisi,
ma e colei che con il suo potere destabilizza l’uomo
Faccio un
primo esempio i bisogni che saranno via via analizzati:
come nasce
un bisogno
quale
struttura crea un bisogno
anomalia di
un bisogno
quando il
pensiero costruisce il bisogno
Analisi come
nasce un bisogno: il bisogno nasce dalla struttura della mente esempio:
una psiche
che è destrutturata come è in autismo presenta una complessità
quale: come può una persona sviluppare un bisogno se
non ha le basi di elaborazione, ebbene il bisogno esiste senza elaborazione,
come istinto di soppravivenza, adesso esaminiamo un bisogno, quando mostri
un’azione, un oggetto etc, la persona elabora il bisogno che rimane nella
memoria temporale.
Il concetto
di una struttura che crea un bisogno è quanto meno immaginabile, se pensiamo in
normale situazione dove la mente ha un freno dettato dalla volontà
Altra cosa è
in autismo la volontà impulso non sentito, ma guidato da strutturazioni
Di metodi.
L’autistico può crearsi una struttura per un bisogno solo se apre la porta
Chiamata
chiusura. Lo spazio educa la mente, elaborazione e bisogno quale
Collegamento
tra loro: una persona con autismo e senza dubbio un connubio
Di contradizzioni
ora analizziamo: elaborazione assente, bisogno presente, un sottile avviso ai
tecnici, non esiste nessun essere vivente che non abbia dei bisogni.
Il follow up
lo dimostra, in autismo occorre strutturare ogni richiesta che nasce da un
bisogno, dal bisogno si arriva gradualmente alla reale natura di esso, la vera
natura sollecitata conduce all’apice del bisogno primario, e quindi il lavoro
strutturale per l’elaborazione.
Anomalia di un bisogno: anomalie, sintomi
di
malfunzionamento, ognuno di noi funziona in modo diverso, l’autismo ti fa
funzionare cosi, non è una anomalia ma un funzionamento differente io spiego
meglio: il bisogno che sento dopo averlo capito che per me è un bisogno.
Subisce una
anomalia nell’esposizione del medesimo ma il bisogno rimane tale, l’esposizione
e data dal mio comportamento che funziona cosi educare tutto per funzionare.
Quando il pensiero costruisce il bisogno : in ogni momento la mente
Costruisce
il bisogno, in autismo il pensiero dicono gli eccellenti esperti
È pressochè
impossibile che esista se non in una forma strutturata ecc…io invece analizzo
il contrario: gli impulsi che la mente da al cervello costituiscono già un
pensiero elaborato, il concetto è la vera coscienza di ciò che succede, se io
ho una mente istintiva il bisogno è primitivo , se io ho una mente strutturata
io ho un bisogno elaborato da fattori non miei ma da un processo che incanala
emozioni
di un
fardello esterno a me.
Il principio importante che io voglio spiegare e che non
esiste essere vivente che sia privo di emozioni. Gli autistici non fanno
eccezione,
il tempo dei
meccanismi automatici deve finire la persona è costituita anche da una sfera
emozionale andiamo a capire cosa e come fare.( emozioni )
come nasce
un’emozione
la paura
dell’emozione
riconoscere
un’emozione
sentire
un’emozione
ansia di
esposizione creata dall’emozione convivere con le emozioni e l’autismo.
Spiego come
nasce un’emozione, la sintesi di un problema come nasce un’emozione
Deve essere
la riflessione con l’analisi: dissi già un po’ di tempo fa che l’uomo ha un
vissuto di cui il subinconscio ne è la memoria, l’inconscio invece è
l’operativo esecutore , il filtro dei ricordi per chiarezza, le emozioni sono
una paura, la rabbia, la violenza, il dolore, la tristezza, la prepotenza, il
potere.
Ora si può capire quando una persona per un imput si chiude va in
paranoia in panico? Ogni volta succede sempre la stessa cosa l’emozione
riemerge dagli abissi del subinconscio.
Analisi
della paura dell’emozione: in primo luogo codificare una paura è un processo
diverso
nell’autismo esempio: l’autistico rifiuta di base l’insieme del tutto, nasce
una paura che è bloccata dall’apertura al diverso a ciò che non rientra nello
schema mentale.
Lavorare alla conoscenza diventa l’unico sistema vivibile, per
convivere con la paura che crea emozioni non controllabili se non amiche della
mente.
Riconoscere
un emozione: come si riconosce un emozione solo quando la vivi , la codifichi
associ dolore frustrazione rabbia allegria dolcezza. Cambiamo scenario entriamo
nel mondo autistico dove un emozione può significare niente per una barriera
che non filtra sentimenti sensazioni e quindi emozioni da tutto ciò che non si
riconosce, al di fuori di se stessi.in totale terrore è invece l’emozione
quando si apre l’autistico al mondo, la sensazione di non essere piu’ padrone
di te stesso, come se emozionarsi sia il dare di te qualcosa, sei vulnerabile
per un attimo puoi non essere autistico.
Sentire l’emozione: sentire un
emozione ascoltarsi capire
cos’è l’emozione
il cervello non ha campo d’azione in merito, lui esegue
in
meccanismi, ora i livelli spaziano, l’emozione nasce nel profondo, il
subinconscio
l’inconscio
sono i punti da cui partire, la persona sente sempre emozioni certo
diversificarne l’intensità con cui si manifestano e un lavoro per esperti di
educazione psitica, in autismo le emozioni sono un fiume che non ha argini.
Ansia di
esposizione creata da un’emozione, io continuo col dire che ogni emozione che
emerge dal profondo e causa di sconvolgimento, ansia creata dalla paura di non
sapere a cosa serve sentire di non codificare ad un soggetto autistico, non
puoi farle una terapia di psicanalisi per ovvi motivi, ma puoi educarle la
mente , il mondo dellle emozioni si placca con l’educazione mentale.
Ultimo
esempio ma non certo ultimo di importanza, educa la mente e autismo e mente
sono due spaccati che si uniscono
Per spiegare
tutto quello che ancora c’è da sapere in autismo. Convivere con le emozioni in
autismo si può se le riconosci, se hai il controllo altrimenti le emozioni
Si
trasformano in follia aggressiva violenta con i rimedi che la scienza mette in
atto,
educare la
mente significa salvare da se stessi gli autistici.
Periodo di
realizzazione ottobre 2007
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