Capitolo il mio autismo quotidiano

                                     Capitolo     Il mio autismo quotidiano                                                    
                                                       Relazione                                                                                                                                                                           
Oggi e sempre spiegherò il mio autismo quotidiano parlerò di me e vi dirò tutto ciò che mi riguarda quello che voi non capite e anche sbagliate.


Un autistico che scrive relazioni su di se, certo altrimenti il lavoro svolto e da svolgere non potrebbe essere testato, lo devo ai miei genitori che credono in me fedeli e rispettosi della mia vita, a chi legge dico che questo è ciò che io continuerò a fare, parlare nel silenzio dell’autismo mettendo inchiostro e volontà …………..  ………  il capitolo nuovo il mio autismo quotidiano è un capitolo di studio nel quale saranno in modo esaustivo citate le fasce di età il lavoro scientifico perché il mio autismo quotidiano e autodidatta, ma può essere assolutamente usato nel trattamento riabilitativo perché il mio  studio esamina il funzionamento e tutta la chiusura, io conosco e spiegherò l’inferno interiore per aiutare e crescere la vera cura insieme ad autismo e mente si conosceranno il vero autismo, i gradi, l’alto funzionamento, lo spettro, ed il disturbo pervasivo dello sviluppo.

E fondamentale mettere ordine ad etichette lesive che ad oggi distruggono la vita di persone innocenti……….  …………

SCREENING INIZIALE FASCIA DI ETA’DA 3/6 ANNI.

Perché 3/6 anni le diagnosi che si tracciano prima possono essere confusive ma è possibile naturalmente tracciarle, occorre però avere un tempo evolutivo già superato il bambino autistico è un camaleonte in questa fase infatti succede di trovarsi davanti bimbi verbalizzati e poi d’improvviso muciatici vedremo insieme perché primo approccio: è importante procedere a gradi, lo stato evolutivo di un bimbo di tre anni deve poter essere valutato con osservazioni che lasciano spazio e competenza, è fondamentale che questa prima valutazione sia il neuropsichiatra e il pediatra che conosce le scale di crescita e i parametri, insieme al neuropsichiatra che ha conoscenze inerenti a tutto il cognitivo comportamentale l’equipe non deve avere solo queste figure ma anche psicologo, esperto in autismo e disabilità, neurofisiopatologo formato in autismo farmacologo, educatori professionali formati, teoria e pratica autismo e disabilità.

 Quello che non succede quando un bimbo viene portato dal neuropsichiatra per analizzare il comportamento, quello che succede: nuda osservazione senza avvalersi di test che rilevano il disagio, frettolosa conclusione del tipo agitazione psicomotoria, il linguaggio assente si risolve con logopedie vuote sterili e prive di obiettivi precisi, inizia la prima etichetta se va bene di disturbo del comportamento, non si propone nessun intervento globale.

 Analisi con i test adatti prima infanzia a salire da 3/6 lasciare spazio e marginee modifiche dovute alle linee di crescita cognitiva e motoria, osservazione di rilevamento del disagio presente, tracciare un’amnesi neuropsichiatra e neurofisiopatologo atta a controllare tutto il funzionamento, confrontarsi per addivenire ad una prima diagnosi.
 Un inizio doveroso sono le prime osservazioni che costituiscono e racchiudono il primo vero tema fondamentale”il disturbo pervasivo dello sviluppo “ che di tanto si dice e si parla, si perché la prima o l’ultima o l’ultima diagnosi è il disturbo pervasivo dello sviluppo, pensate a quante patologie disturbano il normale sviluppo umano, altra cosa se parliamo di autismo nella disabilità tutto disturba lo sviluppo.

I vari passaggi cosi specifici e complessi affrontano anni di lavoro già svolto che aggiornerà tutte le teorie finora trattate, dissi le parole “ saranno aggiornati “ il  capitolo è l’aggiornamento di un lavoro che ha richiesto e richiedera attenzioni e riflessioni, ma sono contento di questo lavoro perché c’è la mia parte piu’ sana che riesce per 20 o piu’ minuti a sfuggire dall’autismo comunicando …………….  ………… cosa si intende per disturbo pervasivo dello sviluppo e autismo, ogni cosa o meglio ogni segnale o meglio qualsiasi fattore riconducibile ad un’alterazione dello sviluppo di ogni area celebrale modifica il normale andamento della sua funzione autismo: il disturbo causato dalla mente. 

Il primo argomento sarà un giusto aggiornamento fino all’età adulta la diagnosi di autismo si differenzia per la sua complessità anche da adulto, nei minori è prudente usare una scala valutativa con piu’ finestre per dare spazio ai dubbi di osservazione, in autismo e tutto piu’netto, e autismo non si scappa
come si manifesta il disturbo disarmonico dello sviluppo e l’autismo: ora capire la differenza ci aiuta non solo in corso di valutazione ma l’insieme del comportamento, e possibile confondere le due diversità succede nei casi bordline, asperger, schizzofrenia, psicotici, mai in autismo inverosimile che le persone autistiche siano diagnosticate con il disturbo pervasivo dello sviluppo, il problema sarà spiegato e diversificato, e complesso e di natura opposta.

COME SI MANIFESTA IL DISTURBO PERVASIVO:

Una persona in questo caso un bimbo di tre anni: raccogliere tutte le informazioni cliniche: le seguenti e le reazioni ed il comportamento del prima e del dopo, di crisi epilettiche, assenza di linguaggio improvviso agitazione psicomotoria, contatto oculare. Il disturbo pervasivo dello sviluppo e l’autismo si distinguono nella modalità diversa di manifestarsi, l’autismo è un disturbo della mente, il disturbo pervasivo è causato da tanti disturbi che invadono tutte le aree celebrali in modo esponenziale tanto da entrare in collegamenti patologici complessi, il disturbo pervasivo dello sviluppo è la conseguenza di funzionamenti errati causati da alterazioni patologiche molteplici che compromettono lo sviluppo tipico del bambino fino ad favorire tratti di disturbo autistico, psicotico, schizzofrenia, asperger, sindrome di rett, e altro.

 E importante capire che il deficit mentale si riscontra in persone con disturbo pervasivo non in autismo, in autismo il disturbo dell’apprendimento è causato dalla recezione. L’autismo chiaramente è diagnosticabile sicuramente anche alla nascita se pur con riserve i neuropsichiatri e i psicologi che si occupano dell’età evolutiva devono attraverso l’aba tecnica a cui si riconosce la maggior conoscenza del comportamento umano, gli uomini che studiano il comportamento umano conoscono le modalità applicabili ai singoli individui.

 L’analisi applicata del comportamento apre la strada al trattamento dell’autismo e dei disturbi comportamentali, ma insieme deve coesistere il trattamento educativo che argina le regressioni, le acuzie emesse nell’età adulta, questo perché oggi, domani, ed il futuro, la società che non ha interiorizzato una filosofia di rispetto, attualmente il concetto è questo anche in una futura legislazione che sancisca il diritto ad essere riabilitati, il concetto delle proposte da chiedere in tema di interventi deve essere una strada percorribile, classificare l’autismo in una riabilitazione ortopedagogica atta a educare la mente che blocca il normale sviluppo di tutto non il fisico.

Trattamenti riabilitativi abilitativi per educare la mente ad una elaborazione sequenziale, intervento globale in tutti i contesti sociali e la famiglia, formazione teoria pratica rivolta a tutti chiedete questo non disperdete in altro perché dentro questo l’esperto in autismo costruisce i progetti di vita………  ……………..

Iniziamo ad entrare in merito dei due temi non si può parlare ne di uno o dell’altro se prima non si supera la differenza che si interpone, il disturbo non è una patologia ma bensi’ una condizione che determina alterazioni allo sviluppo l’autismo si determina dalle alterazioni della mente io spiegherò questo…………..  ……..

Periodo di elaborazione dal agosto 2012 -novembre 2012

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